Golden lightness è una tesi di diploma discussa da Emanuela Pinto all’interno del Corso di Progettazione della moda presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, seguita dal Prof. Arch. Ivan Agnello, docente di design.

Il percorso progettuale di Emanuela Pinto è partito dall’idea suggestiva di realizzare una lampada molto femminile, che avesse la ricercatezza e la preziosità di un gioiello e che potesse al contempo essere indossata, seppur parzialmente.

Partendo dall’osservazione del panorama produttivo e dei rari casi in cui un designer ha provato ad immaginare una difficile convivenza tra il design del gioiello ed il light design, Emanuela ha intrapreso un percorso progettuale complesso, fatto di continue sperimentazioni su diversi materiali, dalle plastiche ai tessuti, e sul loro aspetto, se investiti da una fonte luminosa artificiale.

Contestualmente è stata condotta una ricerca tipologica e formale intorno a due possibili temi: una lampada da tavolo ed una a sospensione.

È nata così la linea Golden lightness, una coppia di lampade bijoux indossabili.

La più piccola, un’abat-jour avvolta in una spirale di morbido tessuto dorato, rimanda alla suggestione di una luce tenue, filtrata da un paralume parzialmente coperto da un prezioso foulard.

La seconda è una luccicante lampada a sospensione, dove la fonte luminosa è filtrata da un elegante intreccio di sottili tubi in materiale plastico, in parte indossabili, il cui effetto rimanda alla brillantezza dei tradizionali lampadari in cristallo e alla leggerezza della lampada Caboche di Patricia Urquiola.